siamo arrivati all'ultimo appuntamento con i personaggi del mio racconto "Sexy girl", edito da Delos Digital e in vendita nei principali store online.
Oggi vi parlerò di un personaggio secondario su cui è bene mantenere viva l'attenzione perché - piccola anticipazione solo per voi che seguite il mio blog - sarà il protagonista del mio prossimo racconto, attualmente in lavorazione.
Sto parlando di Stefano, il fratello di Giulia.
Stefano è un uomo ricco, potente. Appartiene alla famiglia dei Rosati ed è più che determinato a garantire ai propri familiari il benessere economico e sociale di cui hanno goduto finora, anche se per farlo dovrà sacrificare la felicità della sorella.
Riuscirà nel suo intento? Lo saprete leggendo il racconto, ma intanto vi lascio un breve estratto in cui farete la conoscenza di questo personaggio.
Marco Rinaldi si appoggiò
all’indietro contro lo schienale della poltroncina e unì le dita a piramide. –
Fammi capire, Stefano – disse con calma, rivolto all’amico in piedi davanti
alla finestra che dava sul lungolago. – Vuoi che ti aiuti a rintracciare la tua
sorellina scomparsa?
Lui spostò il peso da una gamba all’altra
e annuì; il volto teso, solcato da rughe di apprensione, ben visibili anche da
quella distanza. – Esatto. Tu sei l’unico che può trovarla. Ho cieca fiducia
nelle tue capacità.
Marco si protese in avanti, appoggiando
gli avambracci sulla scrivania davanti a lui. Aggrottò la fronte. – Perché non
ti sei rivolto alla polizia?
Un’amara risata risuonò nella stanza. –
Alla polizia? Cristo santo, sai meglio di me che sono degli incompetenti. E poi
non voglio che la notizia della scomparsa di Giulia diventi di dominio
pubblico. Per la mia famiglia sarebbe un disastro. Sai meglio di me che i
giornalisti non ci darebbero tregua: si apposterebbero fuori da qui per darci
il tormento.
Stefano lanciò un’occhiata apprensiva
oltre la finestra e un muscolo della mascella gli si contrasse all’improvviso.
Marco sospirò. Da anni si occupava di
sicurezza, sia privata che per il governo, ed era maledettamente bravo nel suo
lavoro. Tuttavia, aveva sempre cercato di tenere lontano dalla sfera
professionale tutto ciò che apparteneva ai propri affetti: famiglia, amicizie…
l’incarico che gli proponeva Stefano andava contro a quella regola e non gli
piaceva affatto.
– Dovrò avere accesso a informazioni molto
personali che riguardano te e la tua famiglia. E naturalmente Giulia.
– Le avrai.
Marco si grattò la nuca, pensieroso. – Hai
una foto di tua sorella?
– Naturalmente – Stefano si allontanò dalla
finestra per raggiungere la scrivania, coperta da carte e documenti
sparpagliati alla rinfusa. Aprì un cassetto e tirò fuori una fotografia. –
Ecco, questa è Giulia.
Lui afferrò la foto e la esaminò.
Cazzo, era bellissima.
Alta, sottile e ben formata. Aveva lunghi
capelli biondi e la pelle chiara, quasi diafana. I lineamenti erano delicati:
zigomi alti, nasino alla francese e occhi grandi, espressivi. Insomma, quel
genere di viso che si è abituati a vedere sulle riviste di moda. Per non
parlare delle labbra, incredibilmente piene e carnose. Giulia Rosati aveva una
bocca che qualsiasi uomo avrebbe desiderato intorno al proprio cazzo.
Rimproverandosi per i propri pensieri
libidinosi, Marco si schiarì la voce. – Non sembra esattamente una ragazzina.
Quanti anni ha?
– Ventidue – Stefano si passò una mano tra
i capelli, lo sguardo stanco e sfiduciato. – Ma per me è sempre una bambina.
Marco, promettimi che la troverai. Non oso pensare a quello che potrebbe
succederle… Dio, mi sembra di impazzire.
– La troverò – Le parole gli uscirono di
bocca quasi senza che riuscisse a controllarle. Di solito non si sbilanciava
troppo coi clienti. Ci teneva a far sapere che nel proprio lavoro c’era una
percentuale di rischio di cui bisognava tenere conto. Eppure, gli era bastato
dare un’occhiata a quella foto per mettere in discussione tutte le proprie
convinzioni. L’intero suo mondo era stato sconvolto dal viso di quella ragazza.
E per quanto assurdo potesse sembrare, niente sarebbe stato più come prima.
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