TRAMA:
Per tutte le lettrici romantiche che hanno sognato con Pretty Woman
Eva Massa, una ventenne genovese, è completamente al verde. Deve trovare al più presto un modo per potersi mantenere e completare gli studi universitari. Alla soluzione pensa la sua amica Fiamma, intraprendente e audace, che invia alcune foto dell’ignara Eva a un sito per accompagnatrici di lusso. E la chioma rossa della ragazza non passa inosservata. La proposta più allettante arriva da un ricco uomo d’affari londinese: cinquantamila euro in cambio di un weekend insieme a lui a Londra, senza dover fare sesso. Eva all’inizio rifiuta, poi la curiosità e il fascino di Brian Armitage hanno il sopravvento sul buonsenso, e la ragazza accetta, nascondendo al fidanzato, Davide, la verità su quel fine settimana londinese. Quando Brian ed Eva si vedono, l’attrazione tra loro è palpabile. Dopo una giornata trascorsa a fare shopping nelle più belle vie londinesi, Eva cede alla tentazione di abbandonarsi a Brian. E il sesso tra di loro non sarà affatto soft…
ESTRATTO:
Lei
deglutì. «Ed
è per questo che mi hai fatto venire qui? Perché avevi bisogno che ti
accompagnassi a questo ricevimento di lavoro?». Parlò con un lieve sarcasmo, convinta che ci fosse
dell’altro. Qualcosa che non riusciva a capire fino in fondo.
«Eva…». Le sue dita risalirono lungo il braccio nudo
facendole venire la pelle d’oca. «Ti
ho fatto venire qui perché ti voglio. Voglio tutto di te. Il tuo corpo, la tua
prorompente sensualità, la tua bellezza…».
«Sai che non verrò a letto con te», lo interruppe prima di lasciarsi
corrompere dalle sue lusinghe. Stava diventando difficile respingerlo.
Praticamente impossibile. «Quante
volte te lo devo ripetere? Sono fidanzata. Fi-dan-za-ta».
Una
luce pericolosa si accese nello sguardo di Armitage. Cominciò a giocherellare
con una ciocca dei suoi capelli, arrotolandosela attorno a un dito. «Parlami di lui. Deve essere
speciale. Credimi, sono poche le donne che danno importanza a un legame di
coppia. La maggior parte delle signore che si sono infilate nel mio letto erano
sposate, eppure non hanno avuto la minima esitazione. Né si sono pentite in seguito».
Oh,
Eva non ne dubitava. Armitage sembrava saperci fare con le donne. «Io non sono così. Mi ripugna
tradire il mio uomo»,
disse nell’inutile tentativo di convincere se stessa. In effetti era sempre
stato così, prima di posare gli occhi su di lui. Armitage la confondeva e la
faceva dubitare delle proprie convinzioni.
«Ne sei assolutamente certa?». La sua mano si spostò alla base
della nuca, massaggiandola col pollice. «Perché,
se devo essere sincero, hai tutta l’aria di una donna che non vede l’ora di
essere scopata».
Quelle
parole, così brutali e sincere, la fecero trasalire. Le sue guance si tinsero
all’istante di un rosso porpora. «Come
ti permetti? L’avermi pagato il viaggio e questo ridicolo vestito non ti dà il
diritto di…».
«Dico solo ciò che vedo, Eva. Il
corpo di una donna eccitata emette segnali inequivocabili. Il modo in cui
stringi le cosce, il respiro accelerato, i capezzoli turgidi sotto la stoffa
dell’abito. È come se mi stessi gridando in faccia di prenderti. Qui. Ora».
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